Walther Soranna – La Conferenza Mondiale della chiesa Avventista sulla salute e sugli stili di vita è stata un’occasione straordinaria di approfondimento per tutti gli operatori del settore sociale e sanitario delle istituzioni legate alla chiesa.
L’argomento centrale è stato quello delle malattie non trasmissibili (tumori, obesità, diabete, malattie mentali e così via), una emergenza in continuo aumento in tutti i paesi del mondo, con poche distinzioni tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo.
Abbiamo potuto ascoltare da scienziati di fama mondiale come una componente importante nell’insorgenza di queste malattie è legata allo stile di vita, ed in particolare alle abitudini nocive come fumo e alcol, ma anche ad una alimentazione ricca di zuccheri e grassi. Le conseguenze di una cattiva alimentazione sono state approfondite in diversi workshop e hanno evidenziato i danni impressionanti che alcuni fattori che incidono sulle modalità con cui ci nutriamo – scarsa informazione, pressione pubblicitaria, industrializzazione sempre più spinta della produzione di alimenti – stanno arrecando alla salute pubblica, con un aumento generalizzato dell’obesità, del diabete, dell’invecchiamento generale dei tessuti legato allo stress ossidativo.
Particolare enfasi è stata data alla definizione della salute come benessere complessivo della persona, in contrapposizione ad una definizione riduttiva che vede la salute come assenza di malattie. Il salute globale dell’individuo, come benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, è stata al centro dei ragionamenti che hanno condotto a ripensare il modo con cui, nelle istituzioni avventiste della salute, avviene il processo di cura e riabilitazione. Si è ravvisata la necessità di un approccio che consideri il paziente come “persona”, e che ponga la dovuta attenzione a tutti gli aspetti del suo benessere, per restituire non solo la guarigione fisica, ma una vita più ricca, soddisfacente, piena di significato.